Ambiente ed elezioni
Oggi la questione ambientale è finalmente di nuovo tema all’ordine del giorno per tutti. Lo è grazie alla Lettera Enciclica sulla cura della casa comune scritta qualche tempo fa da Papa Francesco, lo è, in particolare, grazie alle azioni della giovane attivista svedese Greta Thunberg che partendo dal coinvolgimento dei suoi coetanei è riuscita a creare un vero e proprio movimento per la salvaguardia della nostra terra. Sicuramente è stato, e ancor più lo sarà nelle prossime, una questione centrale delle elezioni in Umbria, cui seguiranno nell’anno Emilia-Romagna, Calabria, Toscana, Campania, Liguria, Veneto, Puglia.
Onorevole Renzo Moschini come vede la Toscana in merito a questo dibattito in corso?
“Dico subito che la Toscana deve essere parte attiva di questo dibattito e continuare ad avere in questo un ruolo di spiccato rilievo per le sue forti tradizioni e risultati nel panorama nazionale. Non che questo voglia dire che nella nostra regione non ci siano problemi e difficoltà. Anzi, ogni giorno emergono e sembrano essere in continuo aumento nelle ultime settimane: da quelli di infrastrutture spesso in discussione da anni, a quelli relativi alla tutela del paesaggio, dalla pianificazione ambientale delle cave Apuane, all’inquinamento del mare e dei fiumi, senza dimenticare che anche le nostre eccellenze, come Parchi e aree protette, sono esse stesse alle prese con i rifiuti, il bracconaggio, l’abusivismo. C’è poi la necessità ineludibile di far fronte al difficile e complicato problema di raccordo e collaborazione tra stato, regione ed enti locali, tutti per niente ben messi e partire dalle province. Senza considerare la necessità di riforme istituzionali e costituzionali capaci tutti quei problemi dove ha purtroppo fallito quella del Titolo V”.
Onorevole Moschini può farci qualche esempio concreto di atteggiamenti secondo lei da perseguire o rifiutare magari anche in toto ?
“Focalizzando l’attenzione su aree protette e parchi, vanno sicuramente nella direzione giusta la recentissima decisione di istituire una grande area protetta marina europea che si affiancherà al Santuario dei Cetacei o l’allargamento del Parco regionale di Montemarcello Magra al territorio pisano confinante; ma accanto a queste ci sono i vecchi problemi legati all’Arcipelago Toscano, alle cave di marmo, e, in questo momento, non solo in Toscana, vedo una delle maggiori insidie, nella scelta di frantumare gli impegni, parcellizzando sempre più la nostra attività che, senza una visione d’insieme ed una regia comune, rischia di essere destinata a fallire. Un compito che, per lo meno in questo fine legislatura, dovrebbe essere assunto con decisione dalla regione, dal suo consiglio, con il supporto dei suoi uffici. Questo stesso compito dovrebbe essere il nodo su cui ruotano le diverse proposte per lo meno a carattere regionale. Almeno nella nostra regione ci contiamo”.
Tante le cose da fare, dunque, ma come potrebbero entrare i parchi e le aree protette, che lei cita spesso, in questa battaglia per la casa comune in cui tutti viviamo?
“In questi giorni, vecchi e meno vecchi esponenti del mondo dei parchi e dell’ associazione che li ha rappresentati e ancora li rappresenta, FEDERPARCHI, hanno rievocato alcuni importantissimi appuntamenti di molti anni fa. Furono tra le prime, qualificate occasioni con le quali i parchi assunsero un ruolo nazionale istituzionale, culturale e di proposta che ebbe effetti rilevanti su scelte e decisioni politiche di allora. Ebbene i parchi oggi come allora hanno bisogno di una svolta e di un rilancio che li renda ancora una volta protagonisti non marginali nella battaglia in corso per salvare il pianeta”.
Per chiudere con una battuta finale, cosa state preparando come circolo di S.Rossore in merito ?
“Abbiamo appunto lavorato ad un nuovo libro su ambiente e parchi, Collana ETS, in cui abbiamo raccolto importanti e qualificati contributi che offrono un panorama aggiornato e critico della situazione nazionale. Il circolo S.Rossore lo presenterà a Pisa in un incontro nazionale cui speriamo di poter avere la presenza del Ministro dell’Ambiente Costa”.