Crisi? “Improvvisa modificazione nella vita di un individuo e di una collettività”. Opportunità…
Firenze capoluogo toscano e città ricca di cultura e turismo, in questo periodo di difficoltà che tutti stiamo vivendo è una città che sta andando avanti ma chiaramente i numeri delle persone che camminano da ponte Vecchio e piazza del Duomo non sono quelli di qualche mese fa. È quasi deserta, priva di turisti, ma Firenze con il turismo ci campa. La culla del rinascimento appare una culla vuota.
Girare per Firenze in questo momento è un’esperienza unica ma allo stesso tempo inquietante. Piazza Duomo, Ponte Vecchio, piazzale Michelangelo, piazza Signoria e tante altre piazze appaiono surreali, tanto sono deserte. Il Museo degli Uffizi che fino a poco tempo fa pullulava di turisti adesso è tranquillamente e piacevolmente visitabile. L’immagine di Firenze con le folle di turisti che di novembre la percorrevano con gli shorts, gli ombrellini e le ciabatte sembra ancora lontana.
La città era abituata a numeri non indifferenti di turisti, si parla di 11.233.484 presenze l’anno di americani, cinesi, giapponesi, arabi, coreani, spagnoli, tedeschi, russi, e molti altri. La stima del danno si arreca intorno agli 11 miliardi di euro per la città.
L’unica soluzione per incentivare il turismo in un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, è incentivare il turismo dall’interno, cercando di fare delle vacanze nella nostra regione.
Un’ ottima occasione per visitare Firenze e le sue opere d’arte in un periodo come questo, per potersela godere in libertà ed aiutando anche il turismo.
L’ingresso agli Uffizi è di 20 euro il biglietto intero, mentre il ridotto è di 2 euro per i minori di 18 anni, disabili, Cittadini dell’Unione Europea e di Norvegia, Islanda, Svizzera, Liechtenstein dai 18 ai 25 anni compresi, Giornalisti italiani e stranieri iscritti all’albo nazionale italiano dei giornalisti, gruppi scolastici e studenti universitari.
In questo periodo è possibile visitare uno dei musei più belli del mondo e una delle città più ricche di storia dell’Italia e goderseli a pieno per la poco affluenza.