‘Fridays for Future’ e scienziati contro i gas serra
Dal caldo torrido ai temporali violenti alla siccità: il clima in Italia come nel resto del mondo sembra impazzito.
A focalizzare l’attenzione su questo tema nell’ultimo anno ci ha pensato Greta Thunberg, una ragazza svedese di 16 anni, che ha cominciato a manifestare ogni venerdì chiedendo al suo governo un impegno reale per contrastare l’emergenza climatica. Ha cominciato da sola davanti al parlamento svedese per poi coinvolgere bambini, ragazzi, adulti di tutto il mondo in un movimento globale definito Fridays for Future.
E così il 19 luglio mentre qualcuno aspettava l’uscita della terza parte di una serie televisiva che annuncia resistenza al sistema, qualcun altro era in piazza a manifestare per chiedere al sistema un cambiamento per la salvaguardia del nostro futuro.
“Nonostante la comunità scientifica mondiale da circa 40 anni dica che siamo nel pieno di una crisi climatica alcune istituzioni, come le banche, continuano a scommettere e ad investire sui combustibili fossili” è cominciata così a Pisa la nuova azione dimostrativa per chiedere lo stop dei finanziamenti da parte delle banche ai principali responsabili del riscaldamento globale.
“Dagli Accordi di Parigi del 2015 ad oggi, 33tra le più grandi banche al mondo hanno investito 1.700 miliardi di euro nel settore dei combustibili fossili. Dovevano azzerare i loro finanziamenti e invece li hanno aumentati” – proseguono al megafono – “Noi ragazzi e ragazze di Fridays For Future non possiamo più accettare condotte come questa, che sono il simbolo più evidente di un sistema economico fallimentare. Oggi abbiamo bisogno di una società diversa, che si basi su fonti di energia rinnovabili.”
Roberto Buizza, fisico della Scuola Sant’Anna di Pisa in un intervista al tgR spiega quanto incida la salita delle emissioni dei gas serra sulla temperatura dell’atmosfera e quindi come sia impossibile spiegare questo riscaldamento tenendo conto solo delle variabilità naturali del sistema terra. Ha infatti voluto rispondere, in una lettera al governo, alle argomentazioni che, nella Petizione sul riscaldamento globale antropicodel 17 giugno, hanno negato il legame tra il riscaldamento globale dell’era post-industriale e le emissioni di gas serra di origine antropica. Una risposta che ha visto la firma di oltre 200 scienziati italiani in cui viene affermato che “È urgente e fondamentale affrontare e risolvere il problema dei cambiamenti climatici” e in cui viene chiesto “che l’Italia segua l’esempio di molti paesi Europei, e decida di agire sui processi produttivi e il trasporto, trasformando l’economia in modo da raggiungere il traguardo di ‘zero emissioni nette di gas serra’ entro il 2050”.
I ragazzi di fridays for future continuano la loro lotta e vi aspettano venerdì 2 agosto alle 18 in piazza XX settembre a Pisa per parlare di emergenza climatica e per tenere viva l’attenzione sulla più grande sfida del nostro tempo.