(H)ASTA…RTE SIEMPRE
La nuova casa editrice è il primo spin-off umanistico targato UniPi
Un team tutto al femminile per il primo spin-off umanistico dell’Università di Pisa. Si chiama Astarte, come la divinità fenicia della fertilità, la nuova casa editrice nata dal sodalizio fra tre ragazze toscane: le pisane sorelle Paolicchi, Anita e Carolina, e la livornese Francesca Mannocci, che grazie all’aiuto di Contamination Lab sono riuscite a far diventare il loro progetto un’azienda a tutti gli effetti.
L’obiettivo è quello di seguire tutte le fasi della pubblicazione di un libro: dall’ideazione, alla progettazione editoriale e grafica, alla stampa, fino alla promozione e vendita del prodotto. Un occhio di riguardo va alla salvaguardia dell’ambiente, utilizzando sempre carta proveniente da foreste o piantagioni gestite in maniera sostenibile.
I primi titoli in catalogo sono attinenti al territorio di Pisa e Livorno: Arte orafa a Pisa fra Sei e Settecento di Daria Gaston e Villa Trossi. Storia di una dimora livornese e delle sue famiglie di Anna Ventimiglia, curato dalla Fondazione Trossi Uberti che ha sede nell’antica residenza.
Le tre neodirigenti vorrebbero dare risalto anche ad opere che narrino il più ampio bacino del Mediterraneo, a cui hanno dedicato due titoli: Dietro quei silenzi, (romanzo della scrittrice algerina Maïssa Bey) e la raccolta di poesie Sul filo della speranza (di Abdellatif Laâbi, autore marocchino già vincitore del Premio Goncourt per la poesia nel 2009).
Inoltre è stata attivata una collaborazione con la discussa Organizzazione Non Governativa “SOS Méditerranée Italia”, che vorrebbe far tradurre e pubblicare un volume di vari autori: Au coeur de l’errance. Il ricavato andrà a sostegno delle attività di salvataggio in mare. Un’altra collaborazione è attualmente in corso con l’associazione fiorentina “Il Fiore” per la pubblicazione di un libro sul poeta Alberto Caramella.
Chi ben comincia…
Sarebbe essenziale avere in ogni università un’organizzazione di questo tipo che dia una mano agli universitari che hanno le competenze per pubblicare. In Italia è difficilissimo “collegarsi” con le occasioni per un giovane. Un articolo veramente utile, che spero possa servire da ispirazione per altre esperienze di questo tipo.
È bello leggere testimonianze di giovani che sono riusciti a realizzare la propria idea! Siete di esempio per la gioventù di oggi! Complimenti alle ragazze per la splendida iniziativa e per l’articolo che ha narrato la loro storia.