Nel cuore pulsante della città di Livorno, proseguendo sul viale Carducci, nei pressi della chiesa di Sant’Andrea prima d’imbattersi in piazza della Repubblica, è impossibile che l’occhio non si posi sulla sinistra a guardare una grande struttura in stile neoclassico, che altro non è che il Cisternone.
Il monumento è stato costruito nel XIX secolo, più precisamente tra il 1829 e il 1842, da Pasquale Poccianti, per immagazzinare e distribuire le acque provenienti da Colognole, una frazione di Collesalvetti in provincia di Livorno, e garantire così l’approvvigionamento idrico alla città.
La facciata rispetto al progetto iniziale fu sconvolta completamente, doveva essere composta da due colonne tuscaniche e da una finestra semicircolare.
Oggi invece è possibile notare otto colonne che sorreggono una semicupola a cassettoni, che prende ispirazione dal Pantheon Romano.
Il Cisternone prima di diventare funzionante nel 1842, accolse nel 1833 le nozze del Granduca Leopoldo II di Lorena con la principessa Maria Antonia.
La struttura misura 38 metri in larghezza e 42 in lunghezza e può contenere circa 11 metri cubi di acqua.
All’interno dell’edificio è possibile osservare la grande cisterna composta da cinque navate in lunghezza e sette in larghezza, sul soffitto è possibile notare quarantadue calotte rette da cinquantasei pilastri in stile tuscanico.
Al momento attorno all’importante monumento sono in corso dei lavori per valorizzare la zona. Il progetto prevede la realizzazione di una piazza che incornicerà la grande cisterna tra alberi e una fontana.
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