La bicicletta è passata da invenzione strampalata a veicolo militare, arrivando a strumento di sport fino ad essere utilizzata come mezzo da passeggio o da avventura. Sicuramente siamo arrivati alla conclusione che la bicicletta possa essere il mezzo più economico, più veloce e oltretutto più salutare per muoversi, visitare o assaporare i paesaggi di una città, favorendo uno stile di vita più attivo e quindi più sano.
Intorno al mondo della bicicletta ci sono vari sviluppi nella città di Pisa, si parla di grossi investimenti sopratutto per realizzare o completare la realizzazione di piste ciclabili in tutta la città, per esempio la ciclopista dell'Arno che, come ricorda l'Arch. Marco Bertini dell'ufficio biciclette della PISAMO, “è un progetto che vuole vedere realizzata una pista ciclabile dalle sorgenti dell'Arno fino alla foce”.
Vista l'ambizione di questo progetto, Architetto Bertini, e che se ne parla ormai da svariati anni, a che punto siamo?
“È in una fase operativa, le ditte che sono state invitate alla gara di appalto hanno presentato le loro offerte e la commissione di gare le sta valutando per aggiudicare a una di queste i lavori. Quindi i lavori potrebbero partire nel giro di un mese o poco più”.
Per consentire l'utilizzo della ciclopista è stato progettato e si sta realizzando il ponte ciclopedonale di Riglione. Sappiamo che ci sono stati dei fermi, per quale motivo?
“Abbiamo fatto una conferenza dei servizi mettendo allo stesso tavolo enti che hanno la necessità di dare un contributo e un via libera a questo progetto quali la soprintendenza ma anche l'ente di tutela idrica, ed in particolare è venuta fuori la necessità di fare uno studio archeologico: sembra incredibile ma in quella zona ci sono buone probabilità di trovare dei resti della centuriazione romana. Oltre poi l'attesa dello studio geologico, per la profondità. Il progetto comunque sta andando avanti, abbiamo avuto notizie dalla Regione Toscana che anche come termini temporali possiamo andare fino al 2022 visto che si parla di progetti che assorbano risorse economiche e umane di notevole importanza”.
La ciclovia dell'Arno si intersecherà anche con la ciclopista tirrenica, riguardo a questo, cosa possiamo dire?
“Pisa ha una localizzazione davvero strategica per quanto riguarda le piste ciclabili a livello regionale ma anche a sovraregionale. Infatti esiste un altro progetto ambizioso che intende realizzare la ciclopista tirrenica, una ciclopista che dalla Liguria arriverà nel Lazio. Questo è un progetto addirittura internazionale perché è prevista una collaborazione con la Francia: verrà infatti inserita in un giro turistico che prevede la visita della Corsica”.
La bicicletta non è solo pedalate ma permette anche di visitare luoghi e godersi panorami favorendo anche il turismo, quali sono i punti strategici che incontrerà la ciclopista tirrenica?
“Il percorso passerà infatti dal parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Poi il comune ha chiesto di poter ottenere dei finanziamenti per costruire un ponte ciclopedonale, su pile già esistenti in località San Piero a Grado, che collega le cascine nuove con San Piero così da intersecarsi direttamente con la ciclopista dell'Arno e poter arrivare fino al mare, per poi arrivare a Livorno utilizzando le piste che il comune di Pisa sta completando sulla costa. Se riusciremo in questa impresa Pisa sarà davvero strategica per la ciclabilità turistica.
I progetti sono già tanti, e sicuramente l'utilizzo della biciletta favorisce anche un abbassamento dell'inquinamento prodotto dalle auto. Ma si può fare ancora qualcosa?
Si, possiamo fare ancora qualcosa. Esiste un bando nazionale, bando Primus, nato dal Ministero dell'Ambiente da una sorta di multa che l'Italia ha ricevuto perchè non adempiente per quanto riguarda l'abbattimento delle emissioni di CO2. Un bando da diversi milioni di euro a cui il Comune di Pisa vuole partecipare presentando la pista ciclabile che va da Riglione a Lungarno Guadalongo utilizzando il piede dell'argine dell'Arno.
Per quanto riguarda invece gli incidenti ai ciclisti?
Siamo arrivati a un minimo storico rappresentato da 67 sinistri: dati che arrivano dall'osservatorio degli incidenti che noi ogni anno studiamo insieme alla polizia municipale. Sta infatti scendendo il numero di incidenti che accade ai ciclisti e questo va di pari passo con i dati opposti che ci vengono dal furto delle biciclette. È scientificamente provato che nei posti in cui si va in bici ci sono più furti e che si abbassano gli incidenti.
Ricordiamo quindi di non farsi scoraggiare dal furto della bicicletta e attrezzarsi con una chiusura U-lock per meglio proteggerla.
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