INVASIONE?

Se c’è una cosa che ho imparato durante questi quattro anni di vita a Pisa è che in qualsiasi momento, anche nel bel mezzo di una pandemia mondiale, ci sarà sempre qualcosa capace di destare meraviglia.
Meraviglia, o magari basterebbe semplicemente parlare di stupore o sorpresa: sono queste le sensazioni che ho provato in questi ultimi giorni, in giro per la città.
Da qualche giorno, infatti, un gruppo di ragazzi abbastanza insoliti vaga per le nostre strade, tutti in fila indiana, con movimenti lenti e precisi ma soprattutto senza parlare e senza rispondere alle domande dei passanti più curiosi; ho provato anche io a chiedergli chi fossero e cosa stessero facendo, ma non ho ricevuto alcuna risposta, solo un silente sguardo verso il cielo. I loro unici segni di riconoscimento sono degli abiti scuri, degli ombrelli neri, e dei simpatici peluche di animali, a metà fra l’inquietudine e la tenerezza. Inizialmente pensavo fosse un normalissimo flash mob, un cosplay di qualche serie tv che non conoscevo o una performance artistica di più giorni – effettivamente tutte ipotesi da non escludere – poi però ho smesso di cercarne il significato. Questi ragazzi sono stati visti quasi ovunque, in Corso Italia, in via Cesare Battisti, in piazza Duomo e perfino all’Ikea e, di conseguenza, sono riusciti a smuovere anche i social. Perché sì, dopo quasi cinque mesi in cui le persone si sono abituate a guardare sempre gli stessi volti, sempre lo stesso canale televisivo, sempre lo stesso schermo del cellulare alla ricerca di una notizia dal mondo, adesso ritornano a guardarsi intorno. Per questo ho smesso di chiedermi cosa questi ragazzi volessero rappresentare sia perché ha poca importanza sia perché, forse, è proprio questo senso di curiosità, di particolarità e sì, di meraviglia, che vogliono infondere nella gente. E ci stanno riuscendo. Alcuni li hanno definiti un po’ «creepy», altri ritengono sia un’iniziativa di Marina Abramovich oppure la manifestazione di animalisti un po’ esaltati, c’è perfino chi pensa abbiano a che fare con la tecnologia 5G, ma anche chi li apprezza, li cerca, o addirittura li segue. Insomma,
nonostante sembri non abbiano nulla da dire, questi ragazzi misteriosi hanno trovato il modo di far parlare di sé. Il silenzio.
Ora non ci resta che aspettare e capire se il loro è un disegno ben preciso o se svaniranno nel nulla lasciandoci in sospeso.

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