I PIONIERI DEL LITORALE: LA NASCITA DI UN PAESE
La pubblicazione intende colmare un vuoto ideale e storico che sta tra la nascita del paese di Marina e la sua economia che trova motivo principale nella risorsa ambientale del suo litorale.
L’Arno come penetrazione fisica ed economica verso Pisa e il suo territorio, il mare come risorsa salutistica sopraffatta progressivamente dall’attività turistica, l’arenile che diventa protagonista dell’economia marinese e prima attività capace di dare l’inizio ad una “azienda produttiva” caratterizzante la vita socio-economica del quartiere nella seconda parte del ‘800.
La nascita e il radicamento di questa economia ha formato una generazione che ha tratto della balneazione non solo le risorse per il proprio vivere ma ha generato professionalità diffuse per tutta la comunità di Marina.
Le aziende familiari che hanno realizzato i primi bagni offrendo servizi solo inizialmente salutistici, trasformandosi in una miriade di offerte turistico-commerciali, hanno costituito l’unico settore economico del quartiere nei primi anni della formazione di Marina.
A questi soggetti che hanno promosso l’economia principale del quartiere si sono poi affiancate molte altre figure professionali che hanno generato un artigianato piccolo ma diffuso creando una rete di mestieri utili e indispensabili per la collettività che man mano si andava costituendo e costruendo l’identità “marinese”.
Raccontare la genesi di questa attività e delle prime famiglie che si sono impegnate nel settore penso sia il giusto riconoscimento e soprattutto la corretta lettura della storia identitaria della nostra comunità.
Molte le troviamo ancora oggi impegnate nel settore con i propri “eredi” molte altre hanno cambiato impegno o sono migrate in altri lidi portando il proprio sapere e la propria esperienza.
Nel trattare l’argomento mi è parso necessario anticiparlo facendo un giro di indagine storica del settore per capire come si è approcciata la società al mare e alla sua capacità curativa e fare un giro sull’orizzonte di questo fenomeno a livello europeo e poi scendere via via sempre più alla scala ristretta del nostro territorio citando le altre esperienze toscane e non solo.
Raccontare questo periodo storico e queste vicende non consente di tralasciare altre circostanze in cui ci si imbatte, anche involontariamente, nel trattare quel contesto stringendo l’obiettivo anche solo nel raggio di qualche chilometro nel quale però si riscontrano forti condizionamenti esercitati dalla presenza, per esempio, dei poderi facenti parte della tenuta Arnovecchio che in particolare lega la nascita di Marina alla vendita dei propri terreni al Comune di Pisa.
Parlare della storia del territorio e della sua comunità ci porta a imbattersi in un modo che per certi versi non è dissimile a quello attuale, a parte l’ambiente che ovviamente si è trasformato per eventi naturali e antropici, fatto di gente operosa e rispettosa ma anche di furbetti e “bastian contrari”, di raccolte di firme per fare e non far fare qualcosa ad altri sostenendo tesi contrapposte….come è oggi; ma è il bello dei Marinesi e questo “racconto”, sono certo, contribuirà al mantenimento della memoria che è la maggior ricchezza di una comunità e della sua identità.
Anche come vecchio marinese che ha avuto modo di occuparsi del nostro litorale a partire da molti anni, avverto oggi, specie dopo l’ultimo voto comunale, l’esigenza e l’urgenza di rilanciare un impegno e iniziative politico-culturali. Anche i problemi connessi al nostro Parco dal litorale alla Meloria possono offrirci una occasione per rimettere mano a questioni sparite o quasi dal nostro dibattito. Ho voluto scrivere una Biografia proprio perchè queste questioni mi hanno accompagnato nel mio lungo percorso politico e istituzionale. Ed è anche per questo che vorrei presentarlo in prima sortita a Marina, da dove sono partito.