TIRRENIA: HOLLYWOOD DREAM
Si dice che il caso di Tirrenia sia l’unico in Italia: un lembo di litorale ricco di pinete e spiaggia arenosa, un ottimo clima, il tutto retto in Ente Autonomo secondo decreto legge del 1932 con il quale l’Ente sorgeva appunto per la valorizzazione e l’utilizzazione della zona lungo mare in territorio di Pisa, compresa tra il rione della Bigattiera, il torrente Calambrone e quella che era la reale tenuta di Tombolo. Un Ente dalla vita breve, solo cinquant’anni, ma tale da garantire nel giro di mezzo secolo lo svilupparsi di un hinterland turistico fra Pisa e Livorno da gareggiare con le altre più fortunate stazioni balneari. L’ Ente elaborò i progetti per opere pubbliche e servizi pubblici.
Ma ciò che rese a suo tempo celebre Tirrenia, o almeno la raccomandò al suo sorgere al ricordo degli italiani, fu lo stabilimento cinematografico, costruito dall’Ente autonomo Tirrenia su un progetto di Antonio Valente. Un’insieme di stabilimenti chiamato Tirrenia Film.
La prima città del cinema in Italia nel 1933, seguita successivamente da Cinecittà nel 1937.
La storia di Tirrenia è un po’ legata a quella della Pisorno.
L’anno seguente 1934, Giovacchino Forzano, famoso dopo i suoi successi teatrali nell’attività cinematografica, rileva la struttura e la rinomina di fatto Pisorno; nome nato dall’unione delle due città Pisa e Livorno.
Essendo un grande amico di Mussolini concentrerà la sua attività su film di propaganda.
Durante la seconda guerra mondiale, tra i primi di settembre del 1943, lo stabilimento era stato occupato dai tedeschi. I proprietari erano riusciti a sfollare il 40% del materiale. Ai tedeschi successero gli americani che vi risiedettero quattro anni fino al novembre del 1948, trasformando parte dell’immobile e facendolo diventare il più grande deposito del Mediterraneo.
Nel 1961 Carlo Ponti della Cosmopolitan film, dal quale prenderà il nome, acquisterà la struttura.
Negli stabilimenti della Pisorno recitarono molte star famose:
Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Domenico Modugno, Vittorio Gassman, Klaus Kinski, Philippe Noiret, Eduardo, Peppino e Titina De Filippo.
Tra i registi: Vittorio De Sica, Sergio Corbucci, Marco Ferreri, Elio Petri, Roberto Faenza, Luigi Zampa.
Grazie alle Pisorno si formarono nuove personalità fino ad allora poco presenti in Italia: tecnici del suono fonici, direttori e ispettori di produzione, importante la “dinastia dei truccatori Mecacci”; successivamente tutti trasferiti negli studi di Cinecittà.
Negli anni ottanta il nome Pisorno fu riproposto per una squadra calcistica che vedeva l’unione di Pisa e Livorno, nemiche secolari nello sport, dal presidente di allora Pisa Sporting Club Romeo Anconetani. L’idea era quella di una squadra che indossasse i colori di entrambe le squadre.
Dopo molti anni di abbandono la struttura che ha ospitato molta parte della storia del cinema italiano, con tutti i suoi trascorsi, adesso è in fase di ristrutturazione, soprattutto al fine di realizzare residenze alberghiere.