UN VIAGGIO NEL TEMPO PASSEGGIANDO NEI MERCATI
Dicembre è arrivato, le lucine intermittenti e colorate addobbano le vetrine dei negozi, nelle strade principali delle città sono accese le luci delle luminare, il profumo delle caldarroste ci avvolge mentre giriamo nei mercatini a caccia dei regali.
I nostri mercati però hanno origini lontane. Tutto è iniziato con l’arrivo degli etruschi nel VIII secolo a.c. nella zona compresa tra il fiume Arno e il Tevere, questa area prese il nome di Etruria e successivamente di Toscana.
Abili commercianti, sono riusciti attraverso i viaggi e i contatti con altri popoli ad importare nuove merci ed esportare i propri prodotti: vasi in ceramica, vino, armi in bronzo.
Nelle città etrusche con il passare del tempo si svilupparono ulteriori produzioni, come la tessitura che era praticata dalle donne con tecniche che sono state tramandate nel tempo e che vengono utilizzate ancora oggi. In un primo momento lo scambio delle merci avveniva per baratto, ma già nel IV secolo a.c. venne introdotta la prima moneta in bronzo che agevolò il commercio.
L’introduzione di nuovi prodotti e un nuovo modo di acquistarli, accelerò la diffusione dei mercati anche nei territori vicini.
Arrivando ai nostri tempi i mercati hanno continuato a mantenere quella magia costituita dalle tradizioni popolari che già caratterizzava i luoghi di scambio delle merci di un tempo.
Forse è proprio per questo che i mercati sono fra i primi elementi rappresentativi di una città.
All’aria aperta o in strutture permanenti si racchiude l’essenza e lo spirito di un popolo. Pensiamo al Mercato delle Vettovaglie di Livorno, detto anche Mercato Centrale, inaugurato a fine ‘800. In questa maestosa struttura, che si trova lungo il Fosso Reale, a pochi passi da piazza della Repubblica, è possibile trovare un ampio salone in cui si dispongono numerosi banchi di ogni genere alimentare.
Chiunque passeggi all’interno del Mercato non può far altro che farsi coinvolgere dal ritmo scandito dai venditori che gridano per attirare i passanti e mostrare i propri prodotti genuini.
I profumi e le essenze fanno da cornice ad un ambiente unico e folcloristico.
Un modo per farsi accompagnare in un viaggio nel tempo, immaginando un mondo che nella frenesia di ogni giorno sembra ormai perduto.
Le feste di Natale possono essere un’occasione, quindi, per visitare e fare shopping nel luogo più caratteristico della città labronica, approfittando magari del prolungamento degli orari, che vedranno i banchi aperti anche in alcuni pomeriggi.